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Channel: Un sorriso senza gatto
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Rose e cuori

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In cambio del cuscino fatto a fiore che ho regalato a Giada per il suo compleanno, e che Elena aveva sapientemente realizzato per noi la scorsa estate, lei mi aveva chiesto di realizzare uno specchio fatto a forma di cuore per sua figlia Sara.
Mi aveva portato alcune immagini tratte da una rivista da cui prendere spunto...ed ecco il risultato.





Ho realizzato delle roselline, delle palline e delle piccole foglie in due tonalità di verde in pasta di mais, facendo un forellino con la punta di uno stuzzica dente.
Una volta asciutti li ho assemblati arrotolandoli con del filo di rame e un cordoncino rosa, per poi applicarli con la cera a caldo lungo i bordi di uno specchio tagliato a forma di cuore.
Devo dire che prima di applicarlo allo specchio quello che avevo ottenuto era una sorta di collana piena di roselline che stava molto bene anche portata al collo come gioiello (prossima idea:)).
In questi giorni, poi, anche Elena ha compiuto gli anni.
Le ho fatto gli auguri con questa targa in plexiglass con 4 cuori in pasta di mais.





Nel retro della targa ho incollato della carta semitrasparente color avorio che in realtà è una tovaglietta americana di quelle usa e getta, ma che secondo me è proprio bella anche come carta da decoro:)))

Biglietti natalizi con il quilling

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E' dicembre, il mese del Natale.
Il mese dei regali...meglio se accompagnati da una bella confezione e da un bel biglietto.
In questo post alcune idee per realizzarne di carini con la tecnica del quilling.
La tecnica è semplicissima, ma permette di ottenere decori di grande effetto.
Un giorno, se vi interessa, proverò a mettere un tutorial per spiegare in cosa consiste...per ora si accontentino le creative iscritte al mio SAL "Le 4 stagioni di carta" perchè già a partire dalla prossima tappa sperimenteranno proprio questa tecnica.
Ecco qua un dettaglio dei singoli biglietti...









 
 Foto di gruppo in controluce!!!

Torta con cagnolini in pdz

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Stefania mi ha commissionato questa torta per la sua nipotina Giorgia.
Quando mi ha scritto una mail per ordinarla mi ha spiegato che la festeggiata, che compie 4 anni, avrebbe molto apprezzato se sulla torta ci fossero stati i due suoi adorati cagnolini, un Jack Russel e uno Yorkshire.
Ma nell'impossibilità, vista la probabile complessità del soggetto, andava bene anche...Hello Kitty.
Questa seconda opzione mi ha tranquillizzato perchè soprattutto lo Yorkshire mi spaventava un po' per via del pelo lungo da rendere con la pasta di zucchero, ma alla fine ho pensato che se voleva i cagnolini era giusto accontentarla e mi sono fatta forza.
Ed ecco qua...


Ho usato colori neutri che si intonassero con il pelo dei due cagnolini e fatto un fondo bianco su cui ho messo sparse qua e là delle impronte di zampette che movimentassero un po' il tutto.
Questo invece è il dettaglio dei cagnolini...

I soggetti originali (Jack e Winnie)...
Il jack russel...
Lo yorkshire...
(l'effetto del pelo è dato dall'utilizzo di un paio di forbicine con cui ho tagliuzzato la pasta di zucchero).
Li ho fatti su due dischi di pasta di zucchero e non li ho ancorati alla torta perchè ho pensato che forse Giorgia più che mangiali avrebbe preferito conservarli.
Così, appoggiandoli soltanto, la torta era completa ma le decorazioni in parte si potevano salvare e visto che le sculture in pasta di zucchero si conservano per tantissimo tempo la festeggiata potrà tenerle quanto vorrà...

La scritta l'ho fatta più sottile del solito, e devo dire che mi piace molto...e a voi??!
Per mio onore personale, vista l'ulteriore difficoltà di utilizzo e manipolazione rispetto alla pdz comperata, ribadisco che tutte le mie torte sono fatte con pasta di zucchero fatta da me medesima utilizzando zucchero a velo, acqua, gelatina in fogli e miele.
Ribadisco inoltre che questa pasta di zucchero da farsi in casa è una vera bontà:))


Post Scriptum
Ho scritto uan mail a Stefania per chiederle se la torta era piaciuta a Giorgia.
Questa la risposta:))))

Ciao Michela,
grazie mille per la tua mail!
La torta era squisita, è piaciuta tantissimo a mia nipote…
Pensa, ha voluto che entrassi 3 volte con la torta in mano e le candeline accese cantando “Tanti auguri”! J


Queste sono soddisfazioni.

Non è perchè è una favola che non esiste...

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Qualche settimana fa, in biblioteca, abbiamo aderito ad un'iniziativa provinciale che prevedeva la programmazione di iniziative durante una specifica settimana, preferibilmente con l'apertura domenicale della biblioteca stessa.
Abbiamo messo in programma alcune iniziativa, quindi, e la domenica di quella specifica settimana l'abbiamo dedicata ai bambini.
Il filo conduttore della narrazione e dei giochi che abbiamo proposto è stata la storia di "Nat e il segreto di Eleonora".
E' la storia di un bambino di nome NAT la cui zia, che gli leggeva sempre tutte le fiabe e che lo aveva fatto appassionare ai personaggi delle favole classiche, gli lascia in eredità tutti i suoi libri.
Ma non dei libri qualsiasi: la prima edizione di ciascuna delle fiabe più note.
E NAT, per diventare degno erede della zia Eleonora, deve dimostrare di credere fortemente nelle fiabe e nei loro personaggi..."non è perchè è una favola che non esiste", è la formula che guida tutta la narrazione.
Nell'ambito di questa iniziativa, e per lasciare qualcosa ai bambini che hanno partecipato, ho estratto dai files delle decorazioni che campeggiano nella saletta dei piccoli nella nostra biblioteca tutti i personaggi delle fiabe. Li ho sistemati con Photoshop in un formato piuttosto piccolo, li ho stampati, fatti plastificare e ritagliati, e così ho creato un gioco del Memory con 12 personaggi che altro non sono che quelli che si trovano sulle pareti della saletta frequentata dai bimbi.
Poi ho realizzato delle scatoline di legno decorate in pasta di mais, ciascuna rappresentante elementi caratteristici di una fiaba.
Ogni bambino ha ricevuto quel giorno una coppia di personaggi, per esempio due figurine de "La bella addormentata" e ad ogni prossimo prestito di libri effettuato riceverà un'altra coppia di figure fino ad ottenerle tutte e 12.
A quel punto gli verrà regalata una delle scatole per contenere tutto il gioco del memory.
Per Giada ho scelto cappuccetto rosso, Elena per la sua nipotina mi ha già detto che vorrebbe il pifferaio magico perchè si è innamorata dei tre topolini.


Eccole nel dettaglio...















E a voi quale piace?

Ciondoli per l'albero di Natale

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Questi li ho fatto qualche anno fa, nel 2005 per la precisione.
Li ho fatti quando ancora non avevo nemmeno l'albero di Natale e questa cosa faceva molto ridere le mie amiche che mi presero in giro molto a lungo.
Inizialmente dovevano essere più grandi, ma poi nel realizzarli mi sono stabilizzata su questa dimensione.
In effetti per il mio albero sono un po'n piccoli e per dargli di risalto li devo mettere tutti vicini nella parte più alta, mentre in basso uso delle palline di altro genere.

Questa credo sia stata una delle prime volte in cui mi sono cimentata con il 3D, mentre fino ad allora realizzavo con la pasta di mais solo oggetti e decorazioni bidimensionali.
In tutto sono 22 soggetti:
L'alberello innevato...
 L'albero spoglio...
 L'angioletto...
 Il Babbo Natale...
 La bambola...
 Le campanelle...
 Il candito...
 La casetta...
 Il cavallino a dondolo...
 La chiesetta...
 Il gattino con i gomitoli...
 La ghirlanda...
 La locomotiva...
 La mongolfiera...
 L'orsetto...
 Il pacchetto regalo...
 La pecorella...
 Il pupazzo di neve...
 La renna...
 La sedia a dondolo...
 Lo stivale...
 Il tamburello...
Questi ciondoli sono particolarmente "preziosi" perchè abbelliti da cristalli Swarovski...
Un'amica di famiglia ha un negozio di articoli da regalo e che vende le famose statuine e gioielli di questa nota ditta austriaca.
Anni fa la casa madre le diede dei sacchetti pieni di cristalli bianchi che dovevano servire per fare una vetrina (avevo 10 anni, ma me la ricordo ancora, aveva un fondale blu scuro, quasi nero, ed era piena di oggetti Swarovski tra cui una tartaruga gigantesca che all'epoca costava milioni!).
Qualche tempo dopo mi regalò una scatolina piena di questi frammenti e ogni tanto, solo ed esclusivamente per oggetti cui tengo molto, ne uso qualcuno incastonandolo nella pasta di mais.
Tra tutti amo particolarmente l'angioletto e il babbo Natale, come dicevo tra le mie prime creazioni 3D...a voi quale piace?!

Sal di carta: Inverno tempo di alberi innevati

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Seconda tappa del mio SAL di lavoretti stagionali con la carta.
E' ora dell'inverno, stagione per la quale ho preparato un alberello fatto con tanti cerchi di carta colorati.
ci vuole parecchia pazienza per ultimare questi alberi, ma la tecnica è molto semplice: si tratta solo di dedicarle un po' di tempo.



A tutte le partecipanti al mio Sal, che oggi ricevono il tutorial dettagliato per realizzare queste "creature", auguro un buon lavoro...e anche un Buon Natale!!
Qui in coda le zucche di carta che mi sono state inviate da voi...bravissime!



La donna della domenica di http://cartaecuci.blogspot.it


Come sempre succede, la stessa tecnica, anche se semplice come questa, da origine a lavori creativi completamente diversi, dove ognuna mette un po' di sè e crea qualcosa di originale e personale....a questo punto non vedo l'ora di vedere gli alberi.
Alcune di voi non mi hanno ancora mandato la zucca...se arrivassero aggiornerò il post man mano e vi invierò come da accordi il tutorial dell'albero solo al ricevimento della zucca....

Un po' di Natale...

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Ho sempre amato molto il Natale.
L'aria natalizia quando la si respira per la strada, i negozi con le vetrine a tema, le luci per le strade, la filo diffusione che porta la musica ovunque.
I Babbo Natale che distribuiscono caramelle al centro del paese, coraggiosi, perchè qui abitiamo in paesi piccoli, che se ti vesti da Babbo Natale una volta tutti ti vedono e ti sfottono per tutta la vita!
Ho sempre amato i regali, farli ma soprattutto riceverli!
Questo è stato invece un anno strano.
Preoccupazioni per la salute di persone carissime al mio cuore.
Poco tempo, ma soprattutto poca voglia per uscire a fare acquisti, tanti regali comprati su internet e solo qualche exploit che almeno lontanamente mi facesse pensare al Natale: la torta preparata per la festa all'asilo di Giada..






...il piattino che le abbiamo comprato per fare colazione la mattina di Natale...
...il cerchietto rosso preparato per Adele, la bimba di una cara amica...
Tutto lasciava preludere a un Natale sottotono, e invece oggi è stata una buona festa.
Siamo riusciti a passare una buona giornata, gustando il cibo, chiacchierando del più e del meno, lasciano indietro per oggi tutti i pensieri che ci hanno incupito in queste ultime settimane.
Ringrazio Dio e tutta la mia famiglia per questa giornata.
Senza dubbi la ricorderò per sempre.
Oggi è stato, inaspettatamente, un Buon Natale.

Ma quale "Bianco Natale"?

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Quest'anno devo dire di avere osato particolarmente.
Io che sono sempre per il tono su tono, per gli abbinamenti cromatici tendenzialmente prudenti.
"Alessia, allora ti serve un portafoglio per Natale?" (regalo sorpresa quest'anno??...no, grazie).
"Sì".
"Lo vuoi neutro o colorato"?
"Mmmmhhh....colorato, colorato".
Ok, vada per il colorato.
E così ho acquistato questo bel portafoglio in pelle da regalare a mia sorella e ho pensato di aggiungere un tocco personale preparando per lei un piccolo presepe in tinta e confezionando il pacchetto come se il portafoglio fosse lo sfondo del presepe...come se fosse "la capanna" del presepe.
Questo è il primo che faccio, ma conto di farne altri per perfezionare un po' la tecnica.
Anche perchè, come al solito, l'idea mi è venuta il 23 di dicembre, avevo ancora tutti i regali da impacchettare, qualcuno ancora da acquistare, impegni di varia natura, per cui il tempo dedicato a questo lavoretto è stato proprio poco.
"Mammaaaaaaaaaaaaaa, ti sei scordata le braccia!!", ha detto Giada quando lo ha visto.
"Ma no, è fatto così"....o sarà che non ho avuto il tempo di farle??!!!








Ho preso spunto da un presepe visto navigando in rete e l'ho modificato un po', ma ho già tante altre idee a riguardo!
Ne dovrò preparare uno per Elena, che già me lo ha commissionato a scatola chiusa e spero confermi vedendo come viene in questo post, ma il suo sarà su tonalità chiare e molto più neutre.
Averi allegato a questo post anche alcune foto di Giada che erano perfettamente a tema in quanto a colori, ma ho dimenticato la macchina fotografica a casa di mio padre e quindi non ho potuto scaricarle...va bè, se riesco domani le aggiungo;)
Buon anno a tutti!!!


Un tè per Natale

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Pare che la tradizione voglia che i bambini debbano lasciare a Babbo Natale, la notte della vigilia, una tazza di latte e dei biscotti, in cambio dei doni che lui ha portato.
In cambio della tazza di latte lui quest'anno ci ha lasciato...una tazza di tè!!
La mattina del 25 dicembre, infatti, Giada ha trovato sotto l'albero questo delizioso set in legno composto da teiera, due tazze, due bustine da tè, un piattino, due biscotti, due zollette di zucchero, due cucchiaini, un barattono per lo zucchero, un batattolo per il tè.


 La bustina da tè è decisamente la mia preferita!




Non tutto si vede nella foto: le parti mancanti sono sepolte nella scatola dei giochi di Giada e lo sgomento che provo ogni volta che la apro non mi ha consentito di indagare a fondo per "ripescarle".
L'ho ordinato su un sito dove vendono giochi bellissimi, soprattutto di legno...e io adoro i giochi in legno.
Ho acquistato anche un'altra scatola piena di dolcetti, ma conto di regalargliela più avanti perchè se la possa gustare un po'.
Troppi regali, infatti..."stroppiano", come avrebbe detto mia madre ai tempi d'oro!

Mentre pensavo a questo post, oggi, ho riflettuto sul fatto che mio marito mi dice sempre che Giada sta assorbendo i miei modi di fare e che subisce molto la mia influenza nelle preferenze che esprime sulle cose o sulle attività da svolgere.
Vedendomi lavorare sempre con i colori, i pennelli, la pasta di mais o di zucchero lei in effetti chiede spesso di poter fare altrettanto, stimolata ulteriormente dalla scuola materna dove le sue bravissime insegnanti sostengono tantissimo la creatività dei bambini e le loro forme libere di espressione creativa.
Oggi per esempio i bimbi alla scuola materna stavano lavorando sul tavolo luminoso per interpretare a modo loro le stagioni...questo è l'inverno.
In effetti direi che il regalo di questo Natale calza alla perfezione sul mio mondo di miniature e favole…



Per questo a Giada il regalo è piaciuto molto e in questi giorni mi prepara sempre il tè e mi fa da cameriera in maniera molto elegante...le ridono gli occhi quando mi porta la tazza e io fingo di bere e le faccio i complimenti per quanto è buono il suo tè.

Insomma, Natale è passato, ma ci lascia comunque un bel ricordo, nelle giornate passate in famiglia nonostante le preoccupazioni e nei doni ricevuti...oltre che nella tenerezza di alcune immagini che porto nel cuore e di altre che sono riuscita a trasformare in fotografie.


Lui è Summer, il bracco tedesco da caccia di mio padre.

Visto che il mio papà non sta bene, in questi mesi Summer, con suo grande giubilo, è stato accolto in casa per un po’ di sana e rigenerante pet therapy.
In realtà quando è in casa pare più un gattino che non un cane da caccia perché ci segue come un’ombra, cerca coccole in continuazione e…fa le fusa!
Questo nuovo anno comincia con una commissione da parte di Sarah.
Si tratta di replica, con una leggera variante di colori, di un oggetto già postato in questo mio blog...la prima che indovina qual'è vince un premio!
Ovviamente avete una sola possibilità di tentare e potete partecipare postando un solo commento con la risposta a questo post.
Avete tempo fino al 31 gennaio.

Cameretta: lavori in corso

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Dalla sua prima versione già postata qui, la cameretta di Giada ha già subito alcune modificazioni.
L'inserimento dell'armadio blu, per esempio, come avevo già detto e mostrato qui.
Stiamo procedendo verso la versione definitiva, anche se il letto, che sarà grande, verrà inserito all'ultimo momento, proprio quando il lettino con le sbarre verrà dismesso completamente.
Ad oggi ancora non credo si possa fare, perchè quando vado a svegliare Giada al mattino la trovo sempre in posizioni tali che se non ci fossero le sbarre a tenerla bloccata sarebbe sicuramente per terra!
In particolare vi mostro in questo post il comò che ho realizzato per lei.
Sono stata tanto incerta sul farlo perchè il comò grezzo aveva un costo piuttosto alto e io temevo di non essere in grado di fare un buon lavoro con i colori a smalto.
Se viene male, mi dicevo, come giustifico di avere utilizzato per comprarlo i soldi che i nonni ci hanno dato per il battesimo;)))?!!!!
Poi ho preso coraggio...e via.

La mia idea originale era anche di mettere ai cassetti le maniglie tutte diverse, ma non ho trovato 7 maniglie differenti che comunque mi piacessero e stessero comunque bene le une con le altre...così ho messo degli ovali molto discreti, tanto il comò è "chiassosino" già da solo!
Ma chissà che un giorno io non le sostituisca...

Per fare le righe e i quadretti ho usato lo scotch di carta alla "Paint your life", per i pois dei bollini adesivi comperati in cartoleria, mentre per i cuori ho costruito io gli adesivi usando dello scotch biadesivo molto largo e usando uno stampino da biscotti per la sagoma.
La prossima creazione per la camera sarà in pasta di mais: le tre civette da mettere sul comò.
Ai muri voglio appendere tante cose, le sto già raccogliendo.
Una potrebbe essere anche questa stampa, che poi è diventata il regalo di Natale che Giada ha fatto a mia sorella, la sua "tata coniglio".

L'ho commissionata a Saburi di Chic & Rude dopo aver visto sul suo blog le magnifiche illustrazioni che realizza.
Raffigura Giada che salta sul letto (quello che avrà nella sua camera definitiva, appunto) con la sua tata coniglio che la guarda compiaciuta (del resto dobbiamo a lei la passione di Giada per i salti sul letto!) e io che le osservo con il giusto grado di irritazione negli occhi: rassettare il letto dopo i suoi salti, in fondo, tocca sempre a me!
Dopo le civette da mettere sul comò verrà il momento del copriletto per il quale credo proprio che prenderò spunto dalla Luna. che è sempre forte di ispirazione per tutti.

immagine dal web
Dopotutto lei è pur sempre...un sorriso senza gatto!
immagine dal web

Creazioni lilla e viola

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Queste le mie ultime "fatiche" sui toni del viola e del lilla.
Non sono una grandissima amante delle bambole in pasta di mais, ne ho fatte veramente poche nella mia vita...ma qualche mese fa una signora che viene in biblioteca a fare i miei corsi le ha chieste a gran voce e quindi ho voluto accontentarla.
Questa era la mia, quella da cui poi le mie corsiste hanno preso spunto per creare ciascuna la propria.
La cose divertente dei corsi, come di tutte le espressioni creative ed artistiche, è che tu cerchi di trasmettere la tecnica, ma poi ognuno crea il "suo" e le opere che ne derivano sono tutte meravigliosamente diverse l'una dall'altra.
Questa scatolina invece sarà l'oggetto da produrre nel prossimo corso...




L'ultima cosa che vi mostro è questa scatola con le civette.
Nasce perchè Giovanna mi ha chiesto di farle qualcosa per un'amica che adora questo soggetto (quella che ha ricevuto in regalo anche le tre civette fatto con i sassi postate qui).
In realtà avevo fatto un'altra scatola...l'ho portata in biblioteca nell'attesa che Giovanna venisse a ritirarla e qualcuno se l'è allegramente intascata!
Così ho dovuto rifarla, ma alla fine sono più contenta perchè l'altra non mi era venuta un gran che, mentre questa la trovo molto carina...tanto che credo che replicherò il soggetto anche in altri colori e formati.




Mi piacerebbe anche provare a fare qualche collana o ciondolo da indossare con queste civette...appena ho un po' di tempo ci provo.
Ora però torno alla mia titanica opera da terminare su commissione entro i primi giorni di febbraio.
Vi ricordo che se indovinate cos'è vincete una mia creazione...se non sapete i cosa parlo leggete le ultime righe di questo post.


...di bosco...

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Avevo fatto queste torte per due amici di mio padre, che hanno passato l'ultimo dell'anno con noi.
Speravo che questo 2013 fosse davvero un buon anno, e invece è il più terribile che io abbia mai vissuto perchè mi ha portato via il mio papà.
Che mesi questi ultimi, dolorosissimi nella sofferenza della malattia e nella preoccupazione, ma anche tenerissimi nella cura e nelle premure che ho potuto dedicargli.
Anche con queste torte per i suoi amici, che tanto lo hanno reso orgoglioso nel momento in cui le consegnava, la notte di capodanno.

Mio padre era un uomo che nonostante la passione per la caccia amava profondamente la natura, anche se può sembrare un controsenso.
Scriveva poesie che spesso parlavano di alberi e animali selvatici; di bosco, che era il suo elemento.
Ricordo ancora, tanti anni fa, mia sorella era ancora una bambina, quando tornò a casa con questo piccolo morbidissimo nido da farci vedere, che poi è rimasto in casa come elemento decorativo.
Il nido di un cardellino, probabilmente.
A pochi giorni dal capodanno, finite le torte, questo nido è diventato la casa di una delle mie beccacce di zucchero.
"L'ho messa lì", mi ha detto sorridendo..."hai visto come ci sta bene!?".


Costume da Cappellaio Matto...fatto con niente

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Nei giorni del carnevale io avevo altro a cui pensare.
Giada aveva anche l'influenza e non mi sfiorava nemmeno il pensiero di doverle acquistare un costume per il carnevale.
Arrivato martedì grasso, poi, una nevicata di quelle mai viste ha costretto qui il sindaco a chiudere le scuole per evitare che gli spostamenti volti ad accompagnare i bambini provocassero situazioni di pericolo.
Quindi sostanzialmente, visto l'umore di questi giorni, pensavo di "averla scampata".
Della serie: ci penseremo l'anno prossimo al carnevale.
E invece le maestre hanno annunciato di avere messo in previsione il recupero della festa di carnevale e io mi sono ritrovata a immaginare Giada in jeans e felpa insieme ai suoi compagni di scuola vestiti da zorro e principesse, oppure di tenerla addirittura a casa.
Ho poi pensato che invece mi dovevo sforzare, che la mia tristezza non si deve riperquotere su di lei in modo eccessivo e quindi che anche lei doveva avere il suo carnevale.
Comperarle un abito per usarlo però un solo giorno a scuola mi sembrava uno spreco, così ho cercato di farle ingoiare l'idea di farci prestare dal nipotino del fidanzato di mia sorella il vestito che aveva usato lui.
Ma la mia bambinella ha chiaramente detto che lei non ne voleva sapere di vestirsi da pompiere:)
Così sono andata al recupero del cappello preparato da mia sorella per la festa di compleanno di Giada nel 2011 (in realtà sono due cappelli incollati uno sopra l'altro) e adattandolo un po' alla sua più piccola testolina l'ho vestita da Cappellaio Matto, e nonostante Giada preferisse vestirsi da principessa/farfalla/fata, alla fine ha accettato di buon grado.
Il vestito è tutto composto di elementi provenienti direttamente dall'armadio...un vestito normale, in sostanza.


Ma con il cappello, un po' di trucco e qualche oggettino realizzato alla veloce e che costituisse gli elementi tipici del personaggio ecco fatto il vestito.
La teiera è fatta con la carta di giornale, mentre il ciondolo è in pasta di mais.
Sono oggetti da sarta...del resto un cappellaio quelli deve usare: forbici, metro, ditale, spoletta e puntaspilli.
Ho cercato nei negozi qui intorno uno spray arancione per colorarle un po' i capelli, ma non era rimasto niente perchè tutti hanno già estratto dai magazzini le decorazioni pasquali e del carnevale non c'è più traccia, così ho dovuto ripiegare su una gommina rosa trovata per caso in una profumeria dove pur di vendermela mi hanno fatto lo sconto: da 9 euro a 2,5 euro...
Abbiamo ancora con noi, ma per pochi giorni perchè mi sto attrezzando per la spedizione, lo specchio che mi è stato commissionato da Sarah proprio attraverso questo mio blog.
Ne parlavo in un post qualche settimana fa.
Eccolo qua.






Ed ecco il personaggio principale!



Avevo anche detto che chi avesse indovinato cosa mi era stato commissionato avrebbe avuto un regalo da parte mia...dunque di chi si tratta??


Oggi, verso sera ho ricevuto questo SMS da parte di francesca, mamma di Richy, compagno di scuola di Giada: "Scusa ma da cosa era vestita Giada oggi per il carnevale"?
Rispondo: "Da Cappellaio Matto, perchè?".
Dice: "Perchè Richy l'ha descritta così: era una specie di strega con una teiera con poca colla che poi si è staccata".
In effetti è vero, la mia teiera di carta ha retto poco alle sollecitazioni dei bambini.
Dice ancora: "Ero così curiosa che ho dovuto indagare; la definizione di Richy in effetti era di difficile interpretazione...".
Le ho risposto che in effetti è capibile che non ci sia arrivata subito, ma solo perchè lei, da buona madre, non sta crescendo come me i suoi figli a pane e film di Tim Burton.

Vasetti per tisane

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Visto che qui nevica praticamente da due mesi io passo le giornate in casa.
Anche Giada qualche giorno fa mentre eravamo in macchina e tutto intorno a noi era bianco mi ha detto: "Sono stufa di questa neve!"
Ieri è stata quindi una domenica casalinga che ha prodotto alcuni nuovi oggettini in pasta di mais.
Uno più grande che ora è in fase di asciugatura e che vi mostrerò prossimamente, gli altri sono questi 4 vasetti ai quali ho applicato le mie miniature del tè.









...dai colori primaverili...sperando che la primavera arrivi presto.

Singing in the rain

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...la vita non è aspettare che passi la tempesta...ma imparare a ballare sotto la pioggia. (Gandhi)

Avrebbe avuto molto più senso mettere la foto di un temporale, forse anche di una bufera.
Ma mentre io sono qui che cerco mio malgrado di imparare a ballare sotto la pioggia finalmente, almeno in cielo, è spuntato il sole.



La Corte dei Miracoli

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Ho scritto nel mio profilo che vivo nel Paese delle Meraviglie, come Alice.
Non è vero.
Io vivo nella Corte dei Miracoli, come Esmeralda.
The artist: Mandie Manzano
COPYRIGHT NOTICE © 2012. Mandie Manzano. You are free to share the work but you must attribute the author or artist.
You may not use this work for commercial purposes.
You may not alter, transform, or build upon this work. ( IMAGE PROTECTED BY DIGIMARC )

Tutto è cominciato per caso qualche mese fa, a Parma, città dove ho abitato e studiato e dove ora studia mia sorella Alessia.
Ero proprio con lei e ci stavamo dedicando ad un pomeriggio di shopping selvaggio quando, in una vetrina, l’ho visto.
Un ciondolo in acciaio che raffigurava il centro storico della città.
Non so se capita anche a voi, ma ho avuto uno dei miei attacchi compulsivi, di quelli che “non importa quanto costa”.
Il negozio però era chiuso.
Non solo.
Era uno di quei negozi che lì per lì non avrebbe aperto, ossia uno di quelli in cui c’è scritta fuori una frase tipo “per farsi aprire chiamare il numero…”.
Ma vi pare che possano esistere negozi del genere e negozianti tanto crudeli?!
E una lì fuori con un attacco compulsivo come fa?!
Si fa venire le convulsioni…
Iniziale avvilimento.
Ma guardando meglio ho visto che veniva segnalato un sito: www.rossocigliegia.com
Non era il sito del negozio di Parma davanti al quale mi trovavo, ma bensì della ditta che produce questi oggetti personalizzabili (li chiamano “Urbania”), che in realtà non sono solo ciondoli, ma anche segnalibri.
In sostanza il pezzo completo è costituito da una lastra di acciaio che rappresenta il centro storico di una città e di cui la parte centrale si stacca dando così origine a un segnalibro (la parte rimanente con il vuoto nel mezzo) e il ciondolo (la parte che viene staccata e che può essere utilizzato a sua volta come segnalibro).
Ora, io non sono stata tanto a spiegare che lavoro faccio su questo blog, però ora lo devo fare, altrimenti non ci capite niente.
Lavoro nel comune dove abito e mi occupo del coordinamento della biblioteca e della promozione del territorio.
E siccome questo oggettino aveva tutte le caratteristiche per diventare una fantastico regalo di rappresentanza, di quelli che spesso servono in alcune circostanze ufficiali, ho contattato la ditta in questione, scoprendo peraltro che il prezzo di produzione era di gran lunga inferiore ad ogni mia più speranzosa e rosea aspettativa.
Avendo un sindaco piuttosto illuminato, e per di più un sindaco donna, l’ipotesi di un ciondolo con la piantina del paese da portare al collo come un gioiello l’ha ovviamente entusiasmata!
Lode al sindaco!
E così ho avuto campo libero e li ho fatti realizzare.

Vi state chiedendo perché ho cominciato questo post parlando di Esmeralda e intitolandolo "La Corte dei Miracoli"?


Se avete visto “Il gobbo di Notre Dame” della Disney ricorderete che Esmeralda consegna a Quasimodo un ciondolo con la piantina di Parigi che all’occorrenza può indicargli la strada per raggiungere il luogo dove lei abita.
Nel ciondolo c’è un reticolo di strade, una croce che simboleggia la cattedrale e una pietra che indica la Corte dei Miracoli, il luogo appunto dove Esmeralda vive.


Ecco, io avevo a disposizione questo ciondolo che rappresenta il centro storico del mio paese e cosa potevo fare se non indicare con un piccolo strass dove sta…casa mia?!!!;)

L'altra donna...

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Una brava mamma dovrebbe sempre stare molto attenta a ciò che i suoi bambini vedono in tv e preservarli da tutto ciò che può fare paura o generare qualunque tipo di turbamento.
Come dicevo in chiusura di questo post di qualche giorno fa io qui ho un po' azzardato, perchè ho permesso a Giada, anche molto piccola, di vedere film anche piuttosto complessi e dalle ambientazioni alquanto inquietanti.
Ma lei ha talmente apprezzato, e ha tanto restituito in merito, che alla fine credo di non avere sbagliato.
E così lei da piccolissima guardava e apprezzava molto "Alice in Wonderland" chiedendo espressamente del "drago", pretendeva di vedere anche più volte al giorno "Nightmare before Christmas" che lei ancora oggi chiama "quello delle zucche" o anche semplicemente "Halloween", ma soprattutto la sua venerazione andava e va tuttora a "l'altra donna".
Così infatti lei definisce "La sposa cadavere" di Tim Burton, probabilmente dalla scena in cui Emily si ritrova davanti Victoria, la fidanzata ufficiale di Victor di cui lei non conosce l'esistenza e della quale chiede conto al suo "presunto" marito...che deve infine spiegarle che non è Victoria l'intrusa, ma proprio lei, Emily.
Questo il dialogo dal quale lei ha tratto il nome:
Emily: "Mi hai mentito! Solo per tornare da quell'altra donna".
Victor. "Ma non capisci...sei tu l'altra donna!"
Emily: "No! Sei sposato con me! Lei è l'altra donna!"

Ispirata da questa sua predilezione, oltre che da un libro su questa storia che ho acquistato, senza però perdere la mia vena fondamentalmente romantico-fiabesca (che non mi abbandona mai) ho concepito la mia ultima fatica...questo pannello su plexiglass con un paesaggio i cui colori e soggetti si rifanno vagamente al film in questione.









Lo scorso ottobre, il 12 per la precisione (lo so perchè ho segnato la data sul foglio), il pomeriggio verso sera, ero in cucina mentre Giada stava disegnando in salotto.
Quando è comparsa sulla porta per farmi vedere il disegno che aveva fatto e me lo ha mostrato trionfante e soddisfatta non c'è stato nemmeno bisogno che le chiedessi cosa, o meglio, CHI avesse disegnato.
Nell'istante in cui ha girato il fronte del foglio verso di me, e nel momento preciso in cui lo ha annunciato, tra me è lei c'è stato un coro all'unisono: L'ALTRA DONNA!
Sarà anche per la serie "cuore di mamma", ma io la trovo strabiliante e somigliantissima.
E ribadisco: Giada ha compiuto tre anni in luglio.
Credo che sia stato anche casuale perchè molti dei disegni successivi, se pur belli, non sempre sono risultati così d'effetto.
Sta di fatto che Tim Burton potrà fare anche paura...ma anche no!

Blog (non) compleanno: Stregatto Astratto 1

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Oggi il mio blog compie un anno.
Mi sembra di averla iniziata ieri questa "avventura" di condivisione delle cose che faccio e della mia vita e invece è già passato un anno.
Nei mesi passati, senza rifletterci però più di tanto, pensavo che al compimento del suo primo anno di vita avrei festeggiato con un blog candy o qualcosa del genere, ma alla fine non mi sono concentrata abbastanza sulle modalità e mi è preso il tardi (un po' come al Bianconiglio;)).
Il mio modo di festeggiare sarà così un po' anomalo.
Voglio celebrare il compleanno del mio blog dando la giusta rilevanza a colui che a questo blog in effetti da il nome.
Ma come chi?!
Lui, il sorriso senza gatto, altrimenti detto Stregatto (...o parte di esso)!!!
Per i non fanatici della fiaba di Alice nel paese delle meraviglie riporto qui il dialogo tra Alice e lo Stregatto tratto dal cartone Disney che chiarisce piuttosto bene la questione:

Stregatto: Comunque, se io cercassi un Bianconiglio, lo chiederi ...al Cappellaio Matto
Alice: Al Cappellaio Matto? Oh no, no, io no…
Stregatto: Oppure al leprotto bisestile, in quella direzione...
Alice: Oh, grazie, credo che lo chiederò a lui.
Stregatto: Però guarda che gli mancan diversi venerdì…
Alice: Oh, ma io non voglio andare in mezzo ai matti!
Stregatto: Ah, non puoi farci niente…sono quasi tutti matti qui, ahahahah…ehehehe… e ti sarai accorta che e in fondo sono mezzo…svanito…anch’io…
…e scompare lasciando sul ramo dell'albero su cui si trova uno strampalato…sorriso senza gatto (la luna)
IO lo trovo GENIALE!
Lo festeggerò quindi realizzando ogni mese un piccolo oggetto ispirato allo Stregatto e postandolo su questo blog, per concludere il lavoro tra un anno, quando avrò una collezione di 12 oggetti a ricordo di questa esperienza.
Oggi parto con questo.
Per ora ne ho in mente solo 6, quindi si accettano suggerimenti da parte vostra!
Allo stesso modo in ognuno di questi 12 post a tema "Stregatto" collocherò l'immagine di qualcosa che lo riguarda trovato su Internet e che mi è particolarmente piaciuto.
Queste alcune locandine che hanno ispirato il mio ciondolo.

Nightmare before Christmas

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E niente, sempre di Tim Burton finisco per parlare.
"Giada, vuoi fare un disegno con la penna grafica"?
Sìsìsìsìsìsìsìsìsìsìsìsìsìsìsìsììììììììììììììììììììììììììììììììììì.
"Ok, allora dimmi il colore che vuoi che io man mano te lo imposto".
ROSSO.
ARANCIONE.
NERO (mea culpa, distrattamente ho impostato un grigio perla!), così Jack è un po' slavato.
Ed ecco il "capolavoro".
E io ho sempre grande fortuna perchè trovo su Internet immagini con i soggetti nella stessa posa, come nel caso de "La sposa cadavere" del post di qualche giorno fa, tanto che questi disegni di Giada sembrano copie dal vero mentre invece sono sue creazioni in tutto e per tutto.
In realtà l'ho aiutata: la bocca di Jack l'ho fatta io!
Spero che con il disegno lei perseveri e diventi più brava di me perchè io per alcuni soggetti, soprattutto le figure umane sono ancora oggi esattamente al livello in cui è lei adesso!
Ossia: anni 3.

Quadretto con paesaggio

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Richiesto da Francesca per Giulia.
Alla fine ho deciso di regalarglielo, per pareggiare i conti, visto che lei negli anni mi ha ricamato un fantastico corredo di asciugamani e canovacci a punto croce!
Le indicazioni prevedevano che nel quadretto fossero inseriti un cavallo e un cane che sono gli animali preferiti da Giulia.
Avevano sott'occhio quello tutti sui toni dell'azzurro carta da zucchero fatto qualche giorno fa e ispirato a "La sposa cadavere", ma Giulia mi ha detto che il suo preferiva fosse di vari colori e non tono su tono.
La sua cameretta però ha i mobili azzurri quindi è su questo colore che mi sono concentrata un po' di più.
Ed eccolo qua.
Qui i particolari...









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